SCUOLA DELL’INFANZIA

L’amore che educa si sviluppa in particolare su due binari: dolcezza e fermezza.”

Santa Francesca Saverio Cabrini

La nostra missione educativa si concretizza nella volontà di promuovere un’educazione del “cuore e della ragione” attraverso uno sguardo attento, consapevole, desideroso di cogliere ciò che c’è in ognuno dei nostri bambini, per guidarli a scoprire i propri doni e talenti e sostenerli nei loro passi di crescita nel rispetto dei tempi di sviluppo di ciascuno.

 

Dai 2 ai 5 anni, i bambini incontrano la realtà attraverso il rapporto con l’adulto.

Il ripetersi quotidiano delle routines consente in primo luogo al bambino di fare esperienza:

 

  • del tempo nello scorrere della giornata riconosciuta sempre più come familiare;

 

  • dello spazio come luogo dove sperimentare affezione e dove muoversi per fare, pensare, creare.

La proposta educativa

Il nostro metodo di insegnamento ha sempre trovato ispirazione in ciò che sosteneva Francesca Cabrini “L’amore che educa si sviluppa in particolare su due binari dolcezza e fermezza intese come vigilanza attenta, sollecita, delicata e discreta di chi è consapevole di avere un prezioso tesoro da custodire.”

Ognuno dei nostri bambini ha bisogno di sentire che è atteso, voluto, amato e rispettato. Guardato come si guarda una perla rara. Il nostro desiderio è che ogni bambino che ci viene affidato oltre a rafforzare la propria identità, le proprie autonomie e competenze, possa crescere capace di considerare sé stesso, gli altri e la realtà che lo circonda come un dono prezioso. La nostra missione educativa si concretizza nella volontà di promuovere un’educazione basata sul pensare, sentire e fare, cioè un’educazione della ragione del cuore e del corpo. Educare quindi all’armonia dei tre linguaggi che coinvolgono tutto l’io del bambino.

Un’educazione armonica che porti i bambini a pensare quello che sentono e fanno, a sentire quello che pensano e fanno e a fare quello che pensano e sentono.

Ogni proposta parte da un’esperienza concreta, sensibile e sperimentabile. Un’esperienza che non può essere insegnata ma va vissuta. Si cresce di esperienza in esperienza. La modalità privilegiata perché questo accada è il gioco, nel quale il bambino incontra la realtà, la rielabora e se ne appropria.

 

La figura dell’educatrice

La maestra, in virtù dell’importanza del suo ruolo, accompagna i bambini affiancandoli durante i loro passi quotidiani fatti di gioco, esplorazione, amicizie e conquiste, al fine di introdurli alla conoscenza del mondo e alla scoperta dei propri talenti. La maestra è una figura appassionante: accende l’interesse, sostiene le domande, fornisce risposte e incoraggia il bambino a prendere iniziativa. Essa diviene una guida amorevole che accompagna il bambino alla scoperta della realtà. Il rapporto con la maestra è il terreno su cui il bambino poggia i suoi piedi e compie i primi passi, ed è perciò un presupposto indispensabile per consentire al bambino di aprirsi al nuovo. La maestra, ispirandosi agli ideali di Madre Cabrini, educa simultaneamente corpo, mente e cuore, attraverso percorsi educativi/didattici di qualità e accuratamente progettati. La missione della scuola dell’infanzia si raggiunge attraverso non solo le esperienze formative, ma anche grazie alla relazione con la maestra, che permette al bambino di sentirsi accompagnato, sostenuto durante gli ostacoli e libero di rendersi gradualmente autonomo. All’interno della nostra scuola, il bambino è guidato da più figure educative, le maestre di classe e le insegnanti specialiste, che collaborano in sinergia con le maestre di classe, diventando anch’esse fonte cruciale di supporto.

La struttura della giornata

La scuola dell’infanzia promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi e la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica. Partendo da questo fondamentale presupposto, la nostra scuola dell’infanzia ha 4 sezioni: gli scoiattoli, gli orsacchiotti e i tigrotti con bimbi di 4 e 5 anni e le coccinelle con bimbi di 3 anni. Ogni sezione ha al suo interno degli spazi ben definiti, denominati anche angoli, organizzati intorno a degli ambiti di significato e di senso, in cui attraverso il gioco, ogni bambino da solo o in piccoli gruppi vive esperienze significative.                              

ANGOLO DELL’ASCOLTO E DELLA LETTURA: qui i bambini al mattino si ritrovano in cerchio, per il primo momento di condivisione della giornata (raccontarsi, presenze, preghiera, spiegazione dell’attività). Inoltre, in questo angolo si condivide anche il piacere della lettura vissuta insieme all’insegnante o autonomamente, per far sì che il bambino possa vedere il libro come un oggetto conosciuto ed amico, che ne favorisca il piacere all’ascolto.                        

ANGOLO DELLE COSTRUZIONI: (sul tappeto) qui avviene il gioco costruttivo. In questa tipologia, il bambino “manipola” la realtà, realizzando oggetti di vario genere. Il bambino può escogitare varie soluzioni per realizzare uno stesso oggetto, quindi promuovere la creatività e la fantasia particolarmente ricca durante l’età evolutiva. I giochi utilizzati sono il lego, la pista delle macchinine, cubetti legno/plastica.                               

ANGOLO DELLA MANIPOLAZIONE E DELLA PITTURA: questo angolo risponde a molti bisogni del bambino. Stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine. Qui il ruolo dell’adulto è di un attento osservatore delle dinamiche dei bambini, che sa tenersi in disparte, per non influenzare la libera sperimentazione dei bambini.       

ANGOLO DELLA CASETTA: qui avviene il gioco simbolico, il bambino gioca al “far finta di”, mettendo in scena delle situazioni e assegnando ruoli. Queste situazioni di gioco a volte sono prese da episodi e contesti del proprio vissuto, che rappresentano momenti che il bambino ha bisogno di rivivere per trovare un nuovo significato alle proprie esperienze o per esorcizzare le proprie paure.        

ANGOLO DEI GIOCHI STRUTTURATI E LOGICI: qui il bambino è seduto al tavolo con giochi a incastro, puzzle e memory che servono a sviluppare le strutture logiche. 

La nostra giornata scolastica segue il ritmo che si ripete quotidianamente, scandito da quelle azioni, che oltre a soddisfare i bisogni primari dei bambini, consentono di instaurare relazioni significative tra adulto/ bambino e bambino/bambino. È dalla ripetitività, che nascono il ricordo e la previsione di quello che sta per accadere e quindi la sicurezza. La giornata viene quindi scandita in momenti ben definiti:                      

  • 8:15/8:45 pre-scuola: i bimbi attendono l’insegnante di sezione per recarsi nelle proprie classi.
  • 8:45/ 9:15 gioco libero in sezione.
  • 9.15/9.45 riordino giochi e momento di condivisione nell’angolo dell’ascolto (i bambini si raccontano, presenze, preghiera, spiegazione dell’attività didattica).                                   
  • 9.45/12.00: attività didattiche di programmazione o attività con le specialiste.                                    
  • Il pranzo è suddiviso in due tempi, ciascuno dei quali prevede due classi. Tra un tempo e l’altro avviene la sanificazione della sala da pranzo. Di conseguenza anche l’igiene personale in previsione del pranzo avviene in momenti diversi. Il pranzo si svolge dalle 11.30 alle 13.                                     
  • 12.15/14.30 bagno e riposo per la sezione coccinelle.               
  • 12.15/14.45: bagno, gioco libero in sezione, corridoio della chiesa o giardino per scoiattoli, orsacchiotti e tigrotti con svolgimento nel pomeriggio in sezione di attività di gioco guidato o libero o lettura di racconti.                        
  • 14.45 /15.15 riordino giochi e preparazione alla merenda con igiene personale.                          
  • 15.15/15.30: merenda.                 
  • 15.30/16.00: uscita.

La programmazione di quest’anno

Progetto: Cappucci e Cappuccetti

“Guardiamo al presente ricordando il passato: il senso della nostra storia”

Il percorso didattico che intendiamo proporre quest’anno ai bambini è liberamente tratto dalle fiabe contenute nel libro di Bruno Munari “Cappuccetto Rosso, Verde, Giallo, Blu e Bianco”.

Il libro parte dalla tradizionale versione di Cappuccetto Rosso (fiaba generalmente già nota), la quale consente un punto di aggancio alle conoscenze già possedute dai bambini, e prosegue con altre versioni che presentano elementi di somiglianza con la struttura della fiaba originale.

Ogni fiaba verrà da noi riadattata e semplificata per renderla non solo più vicina alle competenze dei bambini, ma anche per creare occasioni di lavoro stimolanti che suscitino nei bambini curiosità e motivazione, al fine di coinvolgerli direttamente in modo attivo.

Per promuovere il coinvolgimento fantastico ed emotivo dei bambini nel cammino di scoperta dei personaggi “faremo finta” che i cappuccetti esistano realmente ed entrino in contatto con noi in modo misterioso attraverso “tracce”, “messaggi”, “ritrovamenti in sezione” che i bambini dovranno decifrare.

La decisione di utilizzare l’opera letteraria di Bruno Munari è stata presa in ragione delle potenzialità di lavoro insite nelle storie stesse, in quanto enormemente ricche di opportunità e stimoli didattici. Tale scelta permette di usufruire di una varietà di esperienze articolate e diversificate, dalle quali ciascun bambino potrà trarre “ciò di cui ha bisogno” per il suo percorso di crescita e apprendimento. Il nostro principale intento è quello di favorire abilità basilari e, contemporaneamente, conoscenze e competenze più elaborate in relazione ai differenti livelli di sviluppo dei bambini.

La progettazione, nel rispetto delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo, si pone come traguardo il raggiungimento di molteplici obiettivi diversificati per età e facenti riferimento ai campi di esperienza. Le proposte didattiche saranno orientate allo sviluppo di molteplici competenze.

Educazione al gesto grafico e pittorico

L’educazione al gesto grafico e pittorico ha un grande valore, innanzitutto è volta a incentivare e potenziare l’espressività e la creatività di ogni bambino.

È nei primi anni di vita che si consolida il bagaglio esperienziale, valigia di confronto e partecipazione verso il Sé, L’Altro, le Cose e il Mondo.

In questa catena di relazioni, una delle finalità è dare loro spazio, spazio fisico ad una componente basilare del loro essere nel mondo: la fantasia. Studi contemporanei convalidano l’importanza di un Altro Pensiero: il pensiero creativo o intelligenza creativa. Determinando, così, una conoscenza Altra, la quale fortifica questo Corpus esperienziale. Non a caso, è stato menzionato il termine educazione al gesto grafico/pittorico: nel linguaggio non verbale, emerge un substrato di emozioni, sensazioni, ma anche il coinvolgimento corporeo, dato dal rapporto spazio-superficie, dall’intensità del tratto, dalla linea, dal segno, dal gesto. Gestualità e corporeità, vissuto emozionale ed esperienziale convergono nel gesto creativo. Nel loro fare sono coinvolti tutti i sensi. È una scoperta silenziosa, quasi musicale, data dalla scelta della cromaticità, dal graduale riconoscimento dei colori primari e secondari, perché c’è un ritmo Silente e leggibile, anche nel non detto.

Il gioco corporeo

Una volta alla settimana i bambini, divisi per fasce di età (tre, quattro e cinque anni) vivono l’esperienza dell’attività motoria con le loro maestre. Vengono divisi in gruppi perché gli obiettivi che si vogliono raggiungere, attraverso le nostre proposte, variano a seconda delle capacità acquisite, tipiche di una determinata fascia di età, prerequisito essenziale per affrontare nuove esperienze. Il nostro lavoro sarà quello di favorire lo sviluppo del bambino aiutandolo ad esprimere il suo essere attraverso il linguaggio del corpo. Corpo che è il punto di partenza di tutte le esperienze.  I bambini sperimenteranno il piacere del movimento ed attraverso varie attività e proposte eserciteranno le potenzialità sensoriali, conoscitive, ritmiche ed espressive del corpo. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere di conseguenza saranno diversi in base all’età del bambino. Per svolgere l’attività motoria, a seconda dei traguardi focalizzati e che vogliamo perseguire, si utilizzeranno strumenti e metodologie diverse; giochi di gruppo, giochi di squadra e percorsi psicomotori. Qui vedete bambini di cinque anni in azione durante un percorso psicomotorio che ha lo scopo di rafforzare le capacità di equilibrio, la coordinazione, l’attenzione, la percezione del proprio corpo e delle sue potenzialità.

Inglese

Le lezioni si articolano inizialmente con un circle time iniziale, per i più piccoli il tempo atmosferico e per i più grandi anche il calendario con i giorni della settimana e i mesi dell’anno. Seguono le canzoni introduttive dei vari topics: animali, colori e famiglia. In un secondo momento avviene la parte più pratica che consiste in una attività legata al tema affrontato. 

L’attività viene svolta a gruppi e il tutto si conclude con il secondo circle time e con le canzoni di saluto. 

L’attività di Inglese va anche ad integrare il programma delle altre maestre: per quest’anno le variazioni di Cappuccetto Rosso di Munari. 

L’obiettivo è quello di introdurre le semplici tematiche del quotidiano e far familiarizzare ed esporre i bambini ai fonemi della lingua inglese.

Avvisi e notizie

BANCO ALIMENTARE 2022

Cabrini’s Day

Docenti

Menù

Attività sportive

Corso di nuoto

Il corso di nuoto si svolge presso la piscina Canottieri-Olona con servizio pullman andata e ritorno sorvegliato da personale scolastico.

Il corso è dedicato agli alunni della Scuola dell’Infanzia a partire dai 4 anni.

 

Venerdì dalle 14:00 alle 16:00.

Baby judo

Condotto da Alfredo Mezzadra.

 

Dalle h. 15:00 alle h. 15:50.

Gioco danza

Condotto da Valentina Marmorato.

 

Martedì dalle h. 15:00 alle h. 15:50.

Gite e uscite didattiche

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